Autorizzazione allo scarico fuori fognatura di acque reflue assimilate di imprese - A.U.A.
Dettagli
A chi è rivolto
Alle attività che producono acque reflue assimilabili alle domestiche che hanno sede e/o stabilimenti in aree non servite da pubblica fognatura.
Descrizione
Tutti gli scarichi di acque reflue assimilate, quindi provenienti da insediamenti non domestici, che non recapitano in pubblica fognatura, devono essere autorizzati, con formale atto rilasciato ai sensi dell'articolo 124 del D. Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii., a seguito di domanda presentata utilizzando i modelli appositamente predisposti.
Il gestore dell'impianto ovvero l'avente titolo d'uso sullo scarico assoggettato, ai sensi della normativa vigente, al rilascio, alla formazione, al rinnovo o all'aggiornamento dell'autorizzazione in oggetto è obbligato a presentare la domanda di autorizzazione allo scarico fuori fognatura di acque reflue assimilabili sotto forma di autorizzazione unica ambientale (AUA) ai sensi del D.P.R. n. 59/2013 (vedi scheda relativa).
La domanda deve essere presentata contestualmente al permesso a costruire ovvero, nel caso di autorizzazione amministrativa o di SCIA, preliminarmente al procedimento stesso ovvero prima della comunicazione di fine lavori.
In ogni caso l'autorizzazione allo scarico è condizione indispensabile per l'abitabilità o agibilità dell'immobile.
Nel caso in cui lo scarico recapiti sul suolo o nel caso in cui sia utilizzato un sistema di trattamento dei reflui che preveda la sub-irrigazione, è necessario allegare anche una relazione idrogeologica, redatta e firmata da un tecnico abilitato, da cui risultino le valutazioni sulla natura del terreno e sulla permeabilità dello stesso per giustificare il dimensionamento dell'impianto e la scelta del tipo di dispersione del liquame, le tecniche e gli accorgimenti che verranno adottati per evitare l'inquinamento delle falde idriche, l'assenza di pozzi privati per la captazione delle acque nel raggio di almeno 30 metri dal punto in cui le acque reflue verranno a contatto con il suolo. Inoltre la relazione dovrà evidenziare la mancanza di pozzi per uso acquedottistico entro un raggio di 200 metri dal punto in cui le acque di scarico entrano in contatto con il suolo o dell'eventuale sistema di sub-irrigazione.
L'autorizzazione viene rilasciata con l'indicazione del rispetto delle prescrizioni di carattere generale e di eventuali prescrizioni particolari.
La durata dell'autorizzazione, in virtù del procedimento AUA di cui al D.P.R. n. 59/2013, è di 15 anni decorrenti dalla data del rilascio, salvo il caso di diversa indicazione nell'atto finale.
Le modifiche sostanziali dell'impianto autorizzato quali modifiche di destinazione, ampliamento o ristrutturazione dell'immobile, che comportino variazioni quali–quantitative dello scarico autorizzato, il sistema di trattamento delle acque reflue o il corpo recettore, devono essere espressamente autorizzate con un procedimento analogo a quello della prima autorizzazione.
Tutti i soggetti che utilizzano uno scarico di acque reflue assimilate fuori fognatura sono tenuti a conservare copia dell'atto d'autorizzazione ed a conoscerne e rispettarne le prescrizioni.
L'effettuazione di uno scarico in assenza di autorizzazione oppure il mantenimento di uno scarico non conforma a quanto autorizzato, o senza osservarne le prescrizioni, è punita ai sensi della normativa nazionale e regionale vigente.
Come fare
La domanda deve pervenire al SUAP in modalità on line utilizzando esclusivamente il Sistema Telematico di Accettazione Regionale (STAR), che già propone l'apposita modulistica approvata con decreto dirigenziale n. 17460 del 06/11/2018.
Cosa serve
Per il rilascio dell'autorizzazione allo scarico fuori fognatura di acque reflue assimilate delle imprese dovrà essere presentata la modulistica scaricabile al link della regione https://www.suap.toscana.it/star
Cosa si ottiene
Atto Unico SUAP contenente l'Autorizzazione Unica Ambientale rilasciata dal competente ufficio della Regione Toscana.
Tempi e scadenze
I tempi del procedimento sono quelli previsti dal D.P.R. n. 59/2013.
Quanto costa
Diritti SUAP pari a € 50,00 da pagare esclusivamente tramite il sistema pago PA,
Oneri Regione Toscana contenuti negli Allegati alla Delibera regionale n.1332_del_03-12-2018.
Accedi al servizio
Condizioni di servizio
Per conoscere i dettagli di scadenze, requisiti e altre informazioni importanti, leggi i termini e le condizioni di servizio.
Contatti
Unità organizzativa responsabile
Normativa di riferimento
- Decreto legislativo n. 152/2006 e ss.mm.ii
- D.P.R. n. 59/2013
- Legge Regionale n. 20/2006 e ss.mm.ii
- Regolamento Regionale D.P.G.R. n. 46/2008 e ss.mm.ii
- Regolamento edilizio comunale
- Regolamento comunale per gli scarchi di acque reflue fuori fognatura