Castello di Cintoia

Descrizione

Le prime notizie relative a questo insediamento risalgono all’XI secolo e costituiscono uno dei primi esempi documentati di castelli presenti nell’area fiorentina. Dopo le recenti trasformazioni non è facile riconoscerne le strutture originali: resta il fatto che Cintoia costituisce ancora un esempio abbastanza chiaro della topografia di un insediamento incastellato, pur se non restano che poche tracce della cinta muraria. Altri edifici si sono addossati a quelli originariamente presenti nell’abitato, identificabili a volte per i caratteristici elementi architettonici, quali architravi sorretti da semplici mensole o muri realizzati a filaretto. Alcune delle strutture in parte ancora oggi leggibili sono databili approssimativamente al XIII secolo, ma l’impianto ha origini più lontane: la parte più alta del castello, oggi a stento visibile e non visitabile perché abitazione privata, consta di alcuni corpi di fabbrica fondati su un solido circuito murario che difendeva la parte sommitale del castrum.
Alla fine dell’XI secolo, Cintoia era sede di una azienda rurale (curtis) di proprietà del Capitolo dei canonici della cattedrale di Firenze, ed il primo documento che attesta l’esistenza del castello risale al 1040. Successivamente, sotto al cassero dovette svilupparsi un borgo testimoniato almeno dal 1153, poi circondato da un circuito murario di cui rimangono esigue tracce nella porta che abbiamo attribuito al Duecento ed al cui interno era compresa la chiesa parrocchiale.
Molto probabilmente ai piedi del castello doveva transitare una delle direttrici che collegavano il Valdarno superiore alla Val di Greve e anche questo fu uno dei motivi dell’importanza acquisita dal villaggio nei secoli centrali del Medioevo e anche della presenza di uno spedale all’interno del borgo.

Modalità di accesso

Accesso libero

Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento

22/09/2022 - 10:52